Ci sono idee che meritano di essere ricordate, rinnovate e re-interpretate, indipendentemente dalla loro età. Intuizioni che trascendono il tempo, rimanendo sempre attuali.
Proprio come accade nella moda.
Da sempre, infatti, designer e uffici stile traggono ispirazione da tendenze del passato, rivisitandole per contestualizzarle all'interno dei codici estetici e sociali della contemporaneità.
Accedere a questo mondo di gusto, conoscenze e saper fare è più semplice di quanto tu possa immaginare, e chi è abituato ad acquistare vintage lo sa:
Esiste un fiorente mercato che mette in circolazione beni già posseduti, regalando una nuova narrazione a capi o accessori di grande valore qualitativo e simbolico.
Fino a poco tempo fa, in Italia, vintage e second-hand erano nicchie riservate a intenditori e ricercatori di occasioni. Negli ultimi anni, però, le cose stanno cambiando.
È come se la nostra coscienza collettiva si stesse pian piano risvegliando: stanchi di essere trattati da apatici consumatori dalla moda tradizionale, tentiamo di riappropriarci della nostra identità.
Compiendo scelte etiche e consapevoli, che guardano alla qualità più che alla quantità. Evitando gli acquisti di impulso tipici del fast fashion. O ancora, acquistando abiti e accessori vintage, per portare a casa capi di alta moda a prezzi equi.
Ma quali sono i vantaggi di questa abitudine, che dalla Francia, gli Stati Uniti e l'Inghilterra – dove da tempo è pratica consolidata – si sta diffondendo sempre di più anche in Italia?
Essere unici e irripetibili
Se compri vintage sposi il concetto di unicità: acquistare capi ed accessori del passato significa infatti indossare pezzi con un’identità ben precisa, che li distingue da tutti gli altri. E, quindi, ci distingue da tutti gli altri, permettendoci di evadere da un sistema di effimere tendenze a favore di contenuti e significati senza tempo.
Pretendere qualità in ogni aspetto della vita
Forse non ci hai mai fatto caso, ma i capi di oggi spesso sono prodotti con fibre sintetiche, difficili da smaltire, meno longeve e più costose da produrre. Per realizzare l’archivio UNVAGUE abbiamo controllato le etichette di ogni singolo capo, verificandone composizione e luogo di produzione. Fattori fondamentali per chi, come noi, è sensibile al contesto come al contenuto. Per questo siamo certi di ciò che affermiamo: in passato era consuetudine utilizzare più fibre naturali – lana, cotone, seta –mentre i capi, creati per durare nel tempo, venivano prodotti in distretti geografici conosciuti per l'esperienza e l'artigianalità, come l'Italia, la Francia e il Giappone.
Scegliere capi che durano
Proprio la longevità è uno dei vantaggi dell’acquistare vintage: se il capo o accessorio che hai scelto ha resistito alla prova del tempo (e dei lavaggi) significa che è realizzato bene e con i migliori tessuti. Si può dire lo stesso dei prodotti che siamo abituati ad acquistare oggi?
Non sempre, purtroppo: è tempo di aprire gli occhi sulle nostre abitudini di consumo, troppo spesso prive di contenuti ma schizofreniche nei ritmi, e imparare a esigere la qualità. Nella moda come in tutti gli aspetti della vita.
Entrare nel mondo dell'economia circolare
Acquistare vintage e luxury second hand significa anche entrare nel mondo dell’economia circolare: perché, quando compriamo pezzi di qualità, stiamo facendo un investimento che un giorno potrà essere messo in vendita. Facciamo nostro questo modo di pensare e guarderemo il nostro armadio non con il senso di colpa degli acquisti di impulso, ma con la consapevolezza del suo valore di scambio.
Trovare il proprio stile
Immergiti nelle atmosfere del passato e scoprirai che la possibilità di scelta è pressoché infinita: perché vintage è tutto ciò che è già stato sperimentato, in ogni stile e gusto. È l'eterno ritorno della moda, protagonista di una narrazione che attinge al passato per proporre tendenze che i designer re-interpretano alla luce dei codici estetici e sociali contemporanei. Sfoglia il nostro archivio e ne avrai una prova: c’è vintage per tutti i gusti.
Acquistare cose belle a prezzi equi
Carpe diem, cogli l’attimo. O nel nostro caso, l’occasione. Che spesso è uno dei motivi principali per cui gli appassionati di moda d’autore amano comprare vintage e second-hand: acquistare cose belle senza spendere una fortuna, portando a casa capi di valore ad un prezzo molto più basso di quello originale. Grandi firme, pezzi iconici, abiti esclusivi di designer entrati nell'Olimpo della moda: nel mondo del vintage tutto è possibile, basta solo crederci.
Scegliere una moda etica e sostenibile
Abbiamo lasciato per ultimo il punto più importante, e cioè quello legato alla sostenibilità. Diciamolo chiaramente: il vintage è la forma di moda più etica in circolazione. Ormai tutti sanno che questa filiera è tra le più inquinanti al mondo, per l’over-production (basta pensare che ogni secondo un intero camion di tessuti finisce nella spazzatura e circa la metà della produzione fast fashion viene buttata entro un anno di vita) ma anche a causa dei processi produttivi, che consumano in modo impressionante risorse idriche, fanno un uso esagerato di fibre sintetiche e additivi e realizzano l’intera produzione in luoghi remoti.
Il punto è che negli ultimi 20 anni abbiamo perso completamente il senso degli acquisti. La moda è diventata usa e getta, un po’ come la nostra morale, inquinata dall’ossessione per l’apparenza e l’acquisto di impulso.
Da dove cominciare, quindi? Cambiando il modo in cui facciamo acquisti, scegliendo brand che non si limitano a fare greenwashing ma hanno scelto la via, più slow, di una produzione sostenibile. E acquistando vintage di qualità. Perché niente è più green del ridare vita a un capo, mettendolo al centro di una nuova esaltante narrazione.